sabato 24 dicembre 2011

Un felice Natale a tutti i lettori del blog

Tu scendi dalle stelle o per meglio dire "Quanno nascette ninno" è un canto natalizio composto nel dicembre 1754 a Nola, mentre altre fonti citano il paese di Deliceto, in provincia di Foggia, come luogo di composizione, da Sant'Alfonso Maria de' Liguori (Napoli, 27 settembre 1696 – Nocera de' Pagani, 1º agosto 1787). Con questo canto auguro a tutti i lettori del blog un felice Natale!!!

 

lunedì 19 dicembre 2011


Il rilancio e il riscatto del Sud possono partire da un programma strategico integrato che abbina interventi strutturali nel campo dell’imprenditoria, del lavoro, dell’energia, delle infrastrutture, dell’agricoltura, della sanità, della difesa dell’ambiente e della sicurezza, con una riscoperta dell’identità storica e culturale che miri ad aumentare la dignità delle popolazioni del Sud.
1.  Energia:
Il Sud non vuole più pagare per l’energia importandola, ma vuole guadagnare esportandola.
Leggi cosa vuole fare il Partito del Sud in materia di energia nel Sud.
2.  Infrastrutture:
Il Sud ha il diritto ad avere una infrastruttura in linea con le proposte e le delibere dell’Unione Europea.
Leggi cosa vuole fare il Partito del Sud in materia di infrastrutture nel Sud.
3.  Imprenditoria e Lavoro:
Il Sud vuole tornare ad essere un luogo di imprenditorialità che mira alla massima occupazione.
Leggi cosa vuole fare il Partito del Sud in materia di imprenditoria e lavoro.
4.  Agricoltura e ambiente:
Il Sud deve essere all’avanguardia nell’agricoltura di qualità e nella tutela dell’ambiente.
Leggi cosa vuole fare il Partito del Sud in materia di agricoltura e ambiente.
5.  Innovazione scientifica e tecnologica:
Il Sud deve tornare a essere un principale centro dell’innovazione scientifica e tecnologica.
Leggi cosa vuole fare il Partito del Sud in materia di innovazione scientifica e tecnologia.
6.  Beni ambientali, archeologici, paesaggistici, i monumenti e la cultura:
Il Sud deve valorizzare i suoi beni ambientali, archeologici, paesaggistici, i monumenti e la cultura.
Leggi cosa vuole fare il Partito del Sud per i beni ambientali, archeologici, paesaggistici, per i monumenti e la cultura.
7.  I giovani:
Il Sud deve valorizzare i suoi giovani come ricchezza per il suo futuro, eliminando l’emigrazione forzata.
Leggi cosa vuole fare il Partito del Sud per i giovani.
8.  La scuola:
La scuola del Sud deve preparare le nuove classi dirigenti e lavoratrici del Sud.
Leggi cosa vuole fare il Partito del Sud in materia di scuola.
9.  La sanità:
Il Sud deve avere un sistema sanitario moderno dove il rapporto prestazioni/costi sia efficiente e dove tutte le risorse sono razionalizzate e ottimizzate, permettendo ai cittadini di curarsi senza dover emigrare.
Leggi cosa vuole fare il Partito del Sud per la sanità.
10. La sicurezza:
Il Sud deve essere un luogo dove i cittadini si sentono sicuri, dove la criminalità organizzata è sconfitta, e dove la cultura della legalità e del rispetto del prossimo siano percepiti come beni comuni.
Leggi cosa vuole fare il Partito del Sud per la sicurezza.

sabato 17 dicembre 2011

PARTITO DEL SUD - Blog: Il saluto dell'ambasciatore Usa a Napoli

PARTITO DEL SUD - Blog: Il saluto dell'ambasciatore Usa a Napoli: http://video.repubblica.it/edizione/napoli/il-saluto-dell-ambasciatore-usa-a-napoli/83856/82246 L'ambasciatore Usa in Italia, David Thorn...

giovedì 15 dicembre 2011

Quello che oggi chiediamo è verità

Ci calpestarono, quindi ci vendicammo! Così alcuni di noi divennero " Briganti " battendosi per la propria Terra, altri furono costretti ad emigrare. Gli altri, i peggiori, preferirono vendersi al nemico e rinunciare per sempre alla Libertà del nostro Sud, condannando anche i loro eredi a subire una mai realizzata unità d' Italia e la conseguente nascita della QUESTIONE MERIDIONALE.
Gino Giammarino ( Il brigante.it )
 
Struggente monologo di forte impatto emotivo dove ogni parola recitata spacca il cuore di noi Meridionali!!!

Verità e non sterile revanscismo

L'arguto Marco Demarco oggi se l'è presa con Eugenio Bennato, accusandolo di svolta neoborbonica. Da giornalista a giornalista, ho segnalato al direttore del Cormezz che non è una notizia se chi ha scritto Brigante se more nel 1979 trent'anni dopo scrive una canzone su un brigante che muore. E poi... basta con quest'uso denigratorio del termine neoborbonico: chi ha amore per la propria terra non dimentica i torti che ha subìto. Non vuole difendere una dinastia. Chiede verità. (Marco Esposito, Assessore allo Sviluppo presso il comune di Napoli)
fonte: http://www.facebook.com/profile.php?id=1593301589


CRONACA di Alessio Gervasi | 11 dicembre 2011
397

La situazione più difficile in Sicilia, dove rimangono solo 10 treni per la terraferma: metà partono da Palermo, gli altri da Siracusa. Il resto dell'isola è tagliata fuori. In tutta Italia, a rischio 665 lavoratori Soppressi i principali collegamenti ferroviari tra Sud e il Nord del Paese



 
Il fiasco di vino e le arance in tasca assieme al russare collettivo nelle fetide cuccette rimarranno lo sbiadito ricordo di un’emigrazione senza speranza alla quale si sono aggrappate milioni di persone per cinquant’anni. Da oggi Trenitaliasbatte la porta in faccia a quelli che considera italiani (anche turisti) di serie ‘B’ mettendo in atto una sorta di federalismo delle rotaie e chi si è visto si è visto. Chi vorrà andare dalla Sicilia fino in “Continente” dovrà fare a meno di quei treni a lunga percorrenza dai nomi ridondanti – il Treno del sole (Palermo-Torino), la Freccia della laguna (Siracusa-Venezia) o il Treno dell’Etna (Catania-Milano) – che per decenni si sono arrampicati fra cielo e mare risalendo lo Stivale con una lentezza esasperante e accumulando ritardi da terzo mondo ma giungendo in qualche modo a destinazione.
Un simbolo non soltanto dell’emigrazione ma anche dell’unione. Tutti questi treni sono soppressi e chi deve partire per Milano, Torino o Poggibonsi verrà scaricato dalle ferrovie a Roma e da qui si dovrà cercare una (fortuita) coincidenza. Per il percorso inverso la tappa intermedia obbligata sarà invece Bologna. Peggio ancora per chi viene dal Sud più retrivo della Trinacria dove il federalismo delle rotaie si restringe fino a diventare un binario morto. Nel 2005 erano 56 i treni circolanti da Nord a Sud e viceversa, ridotti poi a 26 e da oggi ne rimarranno 10. Con un particolare non trascurabile: le partenze saranno possibili solamente da due città dell’isola, cinque da Palermo e cinque da Siracusa, naturalmente con destinazione ultima Roma. Dunque, tanto per fare un esempio, venendo soppresso l’Agrigento-Roma e viceversa, sia gli abitanti che i turisti che a ciclo continuo vengono da mezzo mondo nella città dei Templi dovranno viaggiare in aereo, col pullman o andarsene a ciondolare a piedi.
Tanto il business non si fa andando (tornando) al Sud e soltanto negli ultimi 3 anni – almeno così dice Trenitalia – sui treni notte c’è stato un calo del 25 per cento dei passeggeri. Non è d’accordo con questi numeri Franco Spanò, segretario generale Filt Ggil, che oltre a dichiarare che così: “Viene negato ai siciliani il diritto alla mobilità e alla continuità territoriale”, dice: “Che il numero dei passeggeri sui treni notte dalla Sicilia fosse basso è una falsità. Anzi, da un anno e mezzo Trenitalia porta avanti una politica di disincentivazione, ostacolando le prenotazioni e preferendo far viaggiare i vagoni vuoti per poi usare questo argomento a sostegno delle sue irresponsabili scelte”. Già. L’amministratore delegato Moretti guarda altrove e pensa a come far viaggiare i passeggeri a 300 chilometri all’ora col Frecciarossa sulla tratta dalle uova d’oro Roma-Milano, coccolati da luci soffuse e da steward e hostess in divisa che nei nuovi “vagoni del silenzio” faranno rispettare le regole: suonerie e cellulari banditi, avvisi con altoparlanti ridotti al minimo (partenza e arrivo) e divieto di parlare a voce alta.
A gridare ci penseranno i tanti lavoratori (non soltanto siciliani) licenziati in tronco. Secondo Fit Cisl saranno 82 (665 in tutta Italia) i lavoratori licenziati in Sicilia. Anche per questo “lo sciopero nella regione ha una valenza in più – come spiega Mimmo Perrone, segretario regionale Fit Cisl Ferrovie, che ha indetto la protesta dalle 21 del 15 dicembre alle 21 del 16 dicembre – e ricordiamo alle istituzioni e al mondo della politica, finora assente, che mentre a Roma s’inaugura una stazione ferroviaria ad alta velocità, nell’isola continuiamo ad assistere a tagli ai treni a lunga percorrenza e ai posti di lavoro come quelli che scatteranno domenica 11 dicembre”. Ma per fortuna prima o poi si farà il Ponte sullo Stretto, per collegare al meglio il mitico corridoio 1Berlino-Palermo del quale si è discusso a 


Bruxelles giusto qualche settimana addietro, in un tavolo tecnico chiesto dalla Regione Siciliana e attorno al quale si sono seduti in tanti, anche le nostre Ferrovie.

mercoledì 14 dicembre 2011

Un inno meridionalista

Negli anni Nino d'Angelo ha raggiunto una maturità artistica risconosciuta da molti critici. Tolto il caschetto biondo e dorato dei primi anni ottanta ha  indossato i panni dell'artista "impegnato" e mai banale come sottolineano molti dei suoi testi da "Senza giacca e cravatta" fino alla carica ed intensa "Terra Nera". Testi di grande impatto emotivo e di forte sound mediterraneo. Venuto dal basso, figlio delle periferie di una città dimenticata ed oltraggiata e di un Sud emarginato, in un recente Festival di Sanremo si esibì con un pezzo carico d'amore per il Meridione. Un inno al Sud, un invito ad unirci intorno alla nostra vecchia patria per cambiare la condizione di subordinazione e di emarginazione a cui siamo da molto tempo condannati.


"Jammo jà e dammece 'a mano Si stammo nzieme putimme i luntano Nun se po cchiù aspettà
Troppo so' 'e penziere E chi cresce cù pane amaro E' 'n'italiano straniere 
E guagliune d''e viche 'e Napule Nun sarranno maie Re
Dint' 'o Zen 'e Palermo se bevene 'o tiempo P' 'a sete 'e sapè
E nun è maie facile a durmì cu 'e pecchè A campà ci 'a pacienza è 'o cchiù grande equilibrio Pe chi pò cadè."
( Nino d'Angelo)

martedì 13 dicembre 2011


Comunicato Consiglio Direttivo Nazionale del Partito del Sud




Il Consiglio Direttivo nazionale del Partito del Sud nella riunione del 30 novembre 2011, preso atto delle dimissioni irrevocabili del Presidente Onorario Antonio Ciano dal Direttivo stesso annunciate al Congresso nazionale di Napoli dell' 8/10/2011, ha deciso con votazione a maggioranza per la cooptazione all'interno del Direttivo nazionale del Prof. Giovanni Cutolo, in accordo alla regole interne del movimento (Titolo III, art. 17 dello Statuto del Partito del Sud).


F.to


CDN Partito del Sud

lunedì 5 dicembre 2011

ABBIAMO MANIFESTATO DA SUBITO COME PARTITO DEL SUD LA NOSTRA GIOIA DOPO LA CADUTA DEL GOVERNO BERLUSCONI-BOSSI E CI SIAMO PROCLAMATI ATTENTI OSSERVATORI DEL GOVERNO MONTI..EBBENE A POKE ORE DALL ' APPROVAZIONE DELLA MANOVRA FINANZIARIA, VOGLIO MANIFESTARE SUBITO IL MIO DISSENSO AD ALCUNE DISCUTIBILI DECISIONI: RIDUZIONE DEI FONTI CENTRALI (QUINDI TAGLI AGLI ENTI LOCALI CON CONSEGUENZE SULLA VITA PUBBLICA), QUINDI UNA MANOVRA CHE METTERA' ANCORA DI PIU' ALLE CORDE I COMUNI, NEI QUALI SI PREVEDE UN TAGLIO FINO AL 2014 DI CIRCA 20 MILIARDI DI EURO ( CON UNA FORTE PENALIZZAZIONE DEI COMUNI DEL MEZZOGIORNO) QUINDI CON INEVITABILI TAGLI AI SERVIZI GIA' CARENTI! UNA MANOVRA CHE APPARE DA SUBITO COLPIRE ANCORA UNA VOLTA LA CLASSE MEDIA E I PENSIONATI ( VEDI L' ENNESIMO INNALZAMENTO DELL' ETA' PENSIONABILE) UNA MANOVRA CHE HA ASSOLUTO BISOGNO DI ACCORGIMENTI PER EVITARE DI FINIRE "SULLA SCIA DELLA GRECIA"...PENSARE CHE SI E PARLATO DI EQUITA'!! ALLORA MI CHIEDO QUANDO E IN CHE MODO è PREVISTA UNA LOTTA ALL' EVASIONE FISCALE?(QUELLA VERA), QUANDO E IN CHE MODO è PREVISTA UNA TASSAZIONE SULLE GRANDI REDDITE?.. NOI ABBIAMO BISOGNO DI UN GOVERNO VERO CHE CI TIRI FUORI DA UNA SITUAZIONE DRAMMATICA E NON DI UN GOVERNO DIETRO IL QUALE DESTRA E SINISTRA SI NASCONDONO PER NON PERDERE VOTI!!!!

sabato 3 dicembre 2011

Pensiamo globale, compriamo locale

Fonte img: http://www.facebook.com/#!/o.Briganti.o

Un consiglio per Natale, comprate cassate o struffoli, ma anche Panettoni artigianali locali che sono sicuramente i migliori. Comprate Sud!!! Aiutiamo la nostra economia a crescere!!!

Criminalità nord più pericoloso del Sud

Classifica dei reati in Italia: Parma peggiora ed è 16esima – ParmaToday 
Pubblicato il dossier de Il Sole 24 Ore. Nella città ducale aumentano rapine, scippi, truffe e furti in casa: sono 21.300 reati commessi nel 2010. Nelle prime 20 posizioni troviamo 17 città settentrionali e solo 3 del Sud

Il Sole 24 Ore ha pubblicato il dossier sui reati in Italia con i dati dei delitti nel 2010 e la variazione percentuale rispetto all’anno precedente. Si ribalta completamente il luogo comune di un Sud criminoso rispetto a un Nord più sicuro, con le città settentrionali che ‘conquistano’ la top five con MilanoRiminiTorinoBologna e Genova e piazzano ben 17 città nei primi 20 posti.
Tra queste anche Parma, che si classifica al 16esimo posto in Italia con un numero totale di reati pari a 21.300 e un aumento dello 0,8% rispetto all’anno precedente. Aumento scippi, rapine, furti in casa, truffe e frodi informatiche. Solo i borseggi e i furti di auto fanno segnare un decremento.
In Emilia-Romagna fanno peggio di Parma solo Bologna (4° posto), Ravenna (10° posto) e Modena (12° posto). Una performance che riporta il tema della sicurezza tra le priorità da affrontare. Di seguito i dati dei delitti a Parma per tipologia di reato.
Delitti totali: 21.300 nel 2010 con un aumento dello 0,8% rispetto al 2009 e un’incidenza di 4.870 ogni 100mila abitanti. Parma è 16esima in Italia.
Furti in casa: 1.386 nel 2010 con un aumento del 19,9% rispetto al 2009 e un’incidenza di 317 ogni 100mila abitanti. Parma è 29esima in Italia.
Furti di auto: 324 nel 2010 con una diminuzione del 12,4% rispetto al 2009 e un’incidenza di 74,1 ogni 100mila abitanti. Parma è 52esima in Italia.
Borseggi: 1.025 nel 2010 con una diminuzione del 4% rispetto al 2009 e un’incidenza di 234,4 ogni 100mila abitanti. Parma è 16esima in Italia.
Truffe e frodi informatiche: 766 nel 2010 con un aumento del 5,4% rispetto al 2009 e un’incidenza di 175,1 ogni 100mila abitanti. Parma è 17esima in Italia.
Rapine: 148 nel 2010 con un aumento del 2,1% rispetto al 2009 e un’incidenza di 33,8 ogni 100mila abitanti. Parma è 25esima in Italia.
Scippi: 49 nel 2010 con un aumento del 6,5% rispetto al 2009 e un’incidenza di 11,2 ogni 100mila abitanti. Parma è 46esima in Italia.

Fonte: Vivicentro