mercoledì 8 agosto 2012


Comunicato : Incontro 8 Settembre 2012


C O M U N I C A T O :




Schietti, orgogliosi, allegri, mediterranei
Pino Aprile incontra i firmatari dell'appello
Sabato 8 settembre 2012 – ore 16 (chiusura ore 18,30)
Lido Moby Dick – Margherita di Savoia (Barletta)

Una data evocativa, l'8 settembre. Un luogo d'incontro che porta nel nome il marchio della storia. Si avvicina il momento della verità per Pino Aprile e per il movimento politico che in tanti gli stanno chiedendo di organizzare. L'autore di Terroni incontrerà al Moby Dick – grazie alla cortesia di Antonio Capacchione – i firmatari della lettera dal titolo “Schietti, orgogliosi, allegri, mediterranei”. L'appello può ancora essere firmato su www.appelloaprile.tk

All'incontro potranno partecipare tutti gli aderenti e i sottoscrittori, in veste di singoli o di rappresentanti di associazioni.
Sarà gradita e necessaria la preregistrazione compilando il form
In sede sarà richiesto il pagamento di una quota simbolica individuale (2 euro) per spese organizzative. Capacchione ha rinunciato a qualunque compenso per la sua struttura.

Saranno studiate nelle prossime settimane modalità per consentire una partecipazione ampia dei sottoscrittori ed aderenti all’appello. Ma l'iniziativa nasce senza una organizzazione professionale e senza una regia precostituita. Sono quindi graditi i contributi perché la giornata possa essere un vero e proprio incontro costruttivo.

n.b. : l’incontro è riservato ai sottoscrittori ed aderenti all’appello che si registreranno entro il 05 Settembre 2012.


Di seguito il testo dell'appello


Caro Pino,


la Lega Nord è fuori dal governo e si è avvitata in una crisi forse irreversibile eppure lo spirito antimeridionale della politica italiana non si è affatto attenuato. Lo dimostra l'indicazione degli scrittori del Novecento da inserire nei programmi scolastici. Lo conferma l'applicazione del federalismo voluta dal governo Monti: anticipo dell'Imu al 2012 con simultaneo taglio del fondo di riequilibrio, in modo da portare risorse dove ci sono i ricchi. E, nello stesso tempo, silenzio sui diritti minimi da garantire in tutto il territorio nazionale, e il silenzio in tempi di federalismo equivale a diritti zero per i cittadini del Sud. Ma questo non può sorprenderti: la legge si applica al Nord e si interpreta per i meridionali; va così da 151 anni e il razzismo dotto di chi ha studiato alla Bocconi cambia solo i toni rispetto a quello becero di chi si è diplomato per corrispondenza alla scuola Radio Elettra.

Le celebrazioni organizzate per i 150 anni hanno un merito: aver portato l'attenzione sulle statistiche, con la Banca d'Italia costretta ad ammettere che l'area di Napoli aveva un Pil del 40% superiore alla media nazionale. E se da +40% scivoli fino a -40% non può essere per responsabilità interne: è perché hai ceduto alla forza. Come a Pietrarsa il 6 agosto 1863. Ma il vento sta cambiando e dopo Gaeta oggi Napoli è libera da ceti politici eterodiretti. Ciò incoraggia chi crede che ogni comunità possa scegliere la propria strada, senza aspettare un placet.

E' il momento di osare. Va promosso un movimento che abbia a cuore gli interessi delle Terre del Sud. Libero e democratico, certo, ma soprattutto schietto, orgoglioso, allegro, mediterraneo. Un movimento aperto, ma che tenga fuori chi ha governato a braccetto con partiti nordisti e oggi magari cerca di riverniciarsi. Un movimento che punti nelle elezioni del 2013 a una rappresentanza diretta in Parlamento e che subito dopo apra città per città una fase costituente sulla strada da intraprendere perché i giovani del Sud possano contare in Europa senza esser costretti a lasciare le proprie Terre.

Caro Pino,

nessuno meglio di te ha saputo raccontare cosa eravamo, cosa siamo diventati e cosa potremmo essere noi Terroni. Ecco perché crediamo che qualsiasi progetto di riscatto non possa che vederti alla testa. Lo sappiamo: puntare a uno scranno a Montecitorio appare poca cosa, per la distanza tra quanto si potrà fare e quanto servirebbe alle nostre Terre. Ma l'impegno che chiediamo a noi stessi e l'invito che ti rivolgiamo è di considerarlo il primo passo. Verso nuovi ambiziosi obiettivi.

venerdì 20 luglio 2012

Schietti, orgogliosi, allegri, mediterranei Lettera aperta a Pino Aprile



Caro Pino :


la Lega Nord è fuori dal governo e si è avvitata in una crisi forse irreversibile eppure lo spirito antimeridionale della politica italiana non si è affatto attenuato. Lo dimostra l'esclusione degli scrittori meridionali del Novecento dai programmi scolastici. Lo conferma l'applicazione del federalismo voluta dal governo Monti: anticipo dell'Imu al 2012 con simultaneo taglio dei fondi per i Comuni poveri, in modo da portare risorse dove già ci sono i soldi. E, nello stesso tempo, il governo ha dimenticato di elencare i diritti minimi da garantire in tutto il territorio nazionale, un silenzio che equivale a diritti zero per i cittadini del Sud. Ma questo non può sorprenderti: la legge si applica al Nord e si interpreta per i meridionali; va così da 151 anni e il razzismo dotto di chi ha studiato alla Bocconi cambia solo i toni rispetto a quello becero di chi si è diplomato per corrispondenza alla scuola Radio Elettra.


Le celebrazioni organizzate per i 150 anni hanno un merito: aver portato l'attenzione sulle statistiche, con la Banca d'Italia costretta ad ammettere che l'area di Napoli aveva un Pil del 40% superiore alla media nazionale. E se da +40% scivoli fino a -40% non può essere per responsabilità interne: è perché hai ceduto alla forza. Come a Pietrarsa il 6 agosto 1863. Ma il vento sta cambiando e dopo Gaeta oggi Napoli è libera da ceti politici eterodiretti. Ciò incoraggia chi crede che ogni comunità possa scegliere la propria strada, senza aspettare un placet.

E' il momento di osare. Va promosso un movimento che abbia a cuore gli interessi delle Terre del Sud. Libero e democratico, certo, ma soprattutto schietto, orgoglioso, allegro, mediterraneo. Un movimento aperto, ma che tenga fuori chi ha governato a braccetto con partiti nordisti e oggi magari cerca di riverniciarsi. Un movimento che punti nelle elezioni del 2013 a una rappresentanza diretta in Parlamento e che subito dopo apra, città per città, una fase costituente, perché i giovani del Sud possano contare in Europa senza esser costretti a lasciare le proprie Terre.

Caro Pino,  

nessuno meglio di te ha saputo raccontare cosa eravamo, cosa siamo diventati e cosa potremmo essere noi Terroni. Ecco perché crediamo che qualsiasi progetto di riscatto non possa che vederti alla testa. Lo sappiamo: puntare a uno scranno a Montecitorio appare poca cosa, per la distanza tra quanto si potrà fare e quanto servirebbe alle nostre Terre. Ma l'impegno che chiediamo a noi stessi e l'invito che ti rivolgiamo è di considerarlo il primo passo. Verso nuovi ambiziosi obiettivi.

In serata il primo elenco di personalità della cultura, giornalismo, società civile e spettacolo che hanno già sottoscritto l'appello

Per sottoscrivere l'appello compila il Form on line 


Nuova modalità di adesione all'appello a Pino Aprile



 
Per problemi organizzativi dovuti alla grande quantità di email pervenute e a causa dell'attacco al sito del partito del sud che è stato messo offline per qualche ora da un hacker, abbiamo creato un form per rendere più agevole il lavoro di raccolta delle informazioni. Grazie della collaborazione

  clicca su :  Aderisci all'appello!  

http://partitodelsudnapoli.blogspot.it/2012/07/nuova-modalita-di-adesione-allappello.html

venerdì 1 giugno 2012



venerdì 1 giugno 2012

il Giornale del Sud

IL DIBATTITO/ Sud e politica.

 L'intervento di Antonio De Falco 

(Partito del Sud)


Continua il dibattito sul meridionalismo e la politica stimolato dalla domanda di un nostro lettore. Oggi pubblichiamo l'intervento di Antonio De Falco, candidato per il Partito del Sud alla carica di Sindaco di Caserta nel 2011.

CASERTA - Il Partito del sud (meridionalisti unitari) ha una chiara e lampante distinzione dal partito federalista della lega nord per non essere un partito che parla di dividere l'Italia o di secessione come risoluzione dei problemi per il rilancio e lo sviluppo del territorio meridionale. Ma le differenze non si limitano a questo, il nostro movimento, difatti, si pone come obbiettivo principale di essere un laboratorio di analisi e di critica delle scelte politiche sperequative attuate dai vari governi succedutesi negli ultimi tempi, dei più vari colori e schieramenti politici, ai danni del meridione. Per tale si intendono le scelte di applicare un federalismo fiscale, non mai congegnato in precedenza da alcuno stato democratico nel mondo, che favorisce unicamente il divario economico esistente tra il nord e il sud del paese: per dirlo con le parole di alcuni illustri scrittori un federalismo avvelenato; per continuare con l'insana scelta di aver bloccato dall'oggi al domani l'attuazione di una fiscalita' di vantaggio (ormai concessa dall'Europa) per alcuni nevralgici comuni meridionali, a causa dell'assenza di altrettanti comuni ne bacino di voto di competenza del secondo partito di governo; ed ancora la critica va anche all'utilizzo dei fondi Fas, che quasi mai negli ultimi tempi sono stati impiegati per la loro funzione strutturale di contribuire al risanamento, al rilancio e allo sviluppo delle aree sottosviluppate; ed ancora, ma non infine, anche l'ultima scelta dei tecnici-politici di concedere i sussidi per le imprese private creditrici degli enti pubblici, che non è stata disposta per le regioni meridionali. Ed è questa la ragione per cui i membri del partito del sud concentrano la loro politica nel proporre delle concrete politiche di miglioramento della condizione attuale meridionale , concentrate principalmente sulla nostra condizione attuale; senza voler rinnegare il lustro dell' era borbonica , ma l' impellenza attuale che sente chi aderisce al nostro movimento è quella di portare al centro dell'attenzione delle politiche di rilancio dell'Italia quella di attuare una politica di legittima difesa contro le oligarchie del settentrione che sempre più tese all'assenza di crescita del meridione, che impediscono lo sviluppo dell'intera nazione.


              ANTONIO DE FALCO
                       PdS - Caserta


lunedì 28 maggio 2012
















. . . UN  SUCCESSO  ANNUNCIATO . . .  ! ! !

Questa,la cronaca del convegno;svoltosi nel cuore di Caserta presso-l'Hotel dei Cavalieri- un appuntamento fortemente voluto,progettato ed organizzato dalla Segreteria Provinciale del -"Partito del Sud"-.
Nel trattare l'argomento, R.C.auto con una tariffa virtuosa proposta da una compagnia  assicurativa "Gallese",il livello di interesse al convegno è stato alto e molto prepositivo.
Un grosso ringraziamento va al mediatore e voce del Convegno;Emiddio de Franciscis,Segretario Regionale del Partito del Sud. Ma senza tralasciare l'impegno offerto dagli addetti ai lavori come il dott. Andrea D'Onofrio,che ha toccato argomenti come la fiscalità di vantaggio per il Sud; Martina Riviello responsabile Attività e Sviluppo del Movimento-"Riprendiamoci Caserta"-,l'avv. Massimo Martucci segr. Cittadino del PdSUD ed in fine, ma non per questo ultimo;il dott. Marco Esposito che malgrado la sua assenza fisica;per impegni improvvisi dovuti alla sua carica di Assessore al Comune di Napoli,ha lasciato intervenire uno dei suoi più stretti collaboratori,per esplicare il tema del convegno riguardante il ramo R.C.auto con una tariffa virtuosa.
Molti gli intervenuti al convegno; tra le quali il Sindaco dott.Pio del Gaudio,il quale interessato al progetto;che avrà il suo
battesimo a Napoli e per cui Pio del Gaudio favorirebbe un tavolo tecnico tra le parti politiche a palazzo Castropignano per avvantaggiare anche i suoi concittadini di questa tariffa assicurativa.
Gradita presenza all'appuntamento di rappresentanti di varie segreterie di partito ed associazioni,che hanno risposto positivamente all'invito del Partito del Sud. Antonio de Falco(Segr.Prov.)-" con questo convegno abbiamo dimostrato che con una giusta causa; come le discriminazioni in ogni settore della vita sociale del mezzogiorno,tutti i partiti e movimenti si possono sedere al tavolo del Partito del Sud,l'importante è avere come comune denominatore, l'attaccamento ai nostri territori riconoscendo le verita' storiche del popolo Meridionale..."-.









martedì 8 maggio 2012




HOLLANDE: "PER RISPETTO ALLA LORO VOLONTA', NESSUN RAPPORTO CON NAPOLITANO E MONTI"  ESCLUSIVO PER NAPOLIBERA, ANNE DE JARCK DA THULLE, CORREZE:
HOLLANDE: "PER RISPETTO ALLA LORO VOLONTA', NESSUN RAPPORTO CON NAPOLITANO E MONTI"

ESCLUSIVO PER NAPOLIBERA, ANNE DE JARCK DA THULLE, CORREZE:


"In questo preciso istante FRANCOIS HOLLANDE si è affacciato al balcone della sua casa di Thulle, nella campagna della Corrèze, salutando una piccola folla radunatasi spontaneamente al momento che la notizia della cacciata di Sarkò l' atlantico è diventata reale e concreta....Un gruppo di italiani sventolano una bandiera TRICOLORE CON IL GAROFANO CRAXIANO, e la scritta:
VENDICARE BETTINO CRAXI, CACCIARE DAL POTERE I COMUNISTI AL SERVIZIO DEGLI AMERICANI....
Uno di loro grida verso Hollande: "Compagno Hollande, come risponde al comunista GIORGIO NAPOLITANO, che ha concordato con la tedesca e la B.C.E. la sua esclusione da inviti politici in Europa, durante la campagna elettorale ? "
"Rispetterò la sua volontà di non avere rapporti col Presidente della Francia, e non lo inviterà mai all' Eliseo, nè lui, nè 'il tecnico' del governo imposto agli italiani..."
Un boato di applausi sommerge le sue parole... una voce beffarda: "Si scrive Napolitano, si legge 'americano'.." seguito da una selvaggia fischiata all' indirizzo del 'traditore anti-italiano, collabò dei tedeschi fino dal 1941..."
"Cosa pensa --prosegue-- dei comunisti berlingueriani che in Italia SONO ANDATI AL POTERE CON UN COLPO DI STATO GIUDIZIARIO ORGANIZZATO DAGLI ANGLO-AMERICANI ??"
"Loro sono comunisti, MA NOI SIAMO SOCIALISTI, ed al potere ci andiamo per la VIA DEMOCRATICA...anche in Francia la mafia giudiziaria ha tentato il golpe....ottenendo le sue vittime.... IL 1° MAGGIO SCORSO IO MI SONO RECATO A PORTARE UN FASCIO DI FIORI SULLA TOMBA DEL NOSTRO COMPAGNO PIERRE BEREGOVOY, COSTRETTO AL SUICIDIO, nel 1993, da un aggressione della mafia giudiziaria....Del resto lo stesso Sarkozy NON ANDO' FORSE AL POTERE 5 ANNI FA, DOPO L' ELIMINAZIONE DEL CANDIDATO
NAZIONAL-GAULLISTA, ANTI-ATLANTICO, DOMINIQUE DE VILLEPIN, attraverso una affaire giudiziaria ( 'il Caso Clearstream' n.d.r.) montato ad arte dai servizi anglo-americani PERCHE' VILLEPIN SI ERA OPPOSTO, IN SEDE ONU, CON UN DISCORSO VIBRANTE ED APPASSIONATO, CONTRO LA CRIMINALE AGGRESSIONE USA ALL' IRAQ...."
Così parlò in anteprima, espressamente per napoLibera, François Hollande Presidente della Francia, alle otto della sera...


ANNE DE JARCK

sabato 5 maggio 2012

Raccolta firme nel week end contro il finanziamento pubblico ai partiti



Due giorni per coinvolgere i Casertani come protagonisti della battaglia per abolire i rimborsi elettorali. Un tema di grandissima attualità che, in un momento come quello odierno di drammatica crisi, va affrontato in maniera coraggiosa e radicale.
 E’ ora di cambiare, rivoluzionare la politica, abolire i rimborsi elettorali è un dovere dopo decenni in cui un vero e proprio fiume di denaro si è riversato nelle casse dei partiti. Denaro dei cittadini, sottratto agli italiani e utilizzato impropriamente, per arricchire qualcuno a danno di tutti gli altri. Insopportabile, un ulteriore motivo di sfiducia e di allontanamento dei cittadini dalla politica, sempre più incapace di dare il buon esempio. Sabato e domenica, il "Partito del Sud" e l’ "Italia dei Valori,  insieme per una due giorni di raccolta firme contro il finanziamento pubblico ai partiti; il tutto guidato dai due giovani segretari cittadini: Avv. Massimo Martucci per il "Partito del Sud" e l'Avv. Clementina Ferraiolo per le fila "IDV", con i rispettivi gruppi politici e militanti hanno allestito due gazebo.

Il primo, sabato mattina dalle ore 9,30 alle ore 12,30, nell’ area mercato a via Ruta, il secondo invece sarà allestito nella centralissima via Mazzini al 
Largo San Sebastiano dalle ore 17 alle ore 20. 
“Un altro week end di impegno, di buona politica, di quella politica fatta con i cittadini che, come già accaduto nelle passate battaglie referendarie e come sempre più sta accadendo, possono fortemente indirizzare le scelte e la direzione della politica" – spiega Clementina Ferraiolo –.

Mentre per quanto riguarda - Massimo Martucci - "sono queste occasioni politiche preziose; come la raccolta firme, che ci consentono di ragionare e dialogare con i casertani non solo sul tema del rimborso ai partiti ma anche sui tanti temi, irrisolti o mal risolti della città di Caserta".

giovedì 3 maggio 2012

SUD AL VOTO - Antonio Ciano : Voglio un' alleanza con Grillo e De Magistris;per ridare Dignità al SUD

 GAETA – Dove tutto è finito e dove tutto potrebbe ricominciare, secondo le intenzioni di Antonio Ciano, storico e, soprattutto, assessore uscente in cerca di riconferma nelle imminenti elezioni amministrative. Tutti conoscono Antonio Ciano per la sua attività di scrittore ed editorialista (ha all’attivo le 150mila copie de “I Savoia e il massacro del Sud” e “Le stragi e gli eccidi dei Savoia” e la fondazione di Tele Monte Orlando) senza considerare l’impegno politico attraverso il Partito del Sud, una delle tante formazioni politiche che costellano il mondo meridionalista. Gaeta è il cuore di Ciano per la sua storia, per il suo presente e per il futuro. L’amministrazione uscente, ci tiene a precisarlo, è meridionalista, la prima d’Italia. “A Gaeta cinque anni fa abbiamo vinto le elezioni con due liste civiche meridionaliste. Abbiamo governato questa città con il SindacoAntonio Raimondi e siamo riusciti nell’impresa di spazzare via il potere dei partiti da questo territorio. Lunedì conquisteremo il ballottaggio e tra quindici giorni vinceremo nuovamente”. E’ fiero del lavoro svolto e dei risultati politici e amministrativi raggiunti. “Abbiamo portato avanti una politica identitaria contro tutto e contro tutti. Abbiamo avviato seri progetti di recupero e rinforzo dell’attività portuale, progetti di water front, abbiamo indetto e partecipato a gare d’appalto di livello europeo, abbiamo stretto un accordo strategico con l’Eni per la consegna al comune della piana d’Arzano dove sorgeranno centri sportivi all’avanguardia per consentire il successo e l’allenamento delle nostre squadre, prima tra tutti quella di pallanuoto che per accedere alla serie B ha bisogno di un nuovo stadio del nuoto o ancora, possiamo vantarci delle grandi iniziative culturali e commerciali che ci hanno permesso di ospitare – ha affermato Ciano – il meglio del meridionalismo da Pino Aprile a Roberto D’Alessandro, da Mimmo Cavallo aLino Patruno”. Senza considerare il capitolo del bilancio comunale. “Cinque anni fa abbiamo trovato un debito di 6 milioni di euro e dopo cinque anni possiamo con orgoglio dire di aver pareggiato i conti senza mai far venire meno i servizi essenziali come i trasporti e le ristrutturazioni delle scuole”. Fin qui quello che è stato fatto. Ma domani? Come andranno le elezioni amministrative? “Gaeta è nuovamente sotto assedio – scherza, ma non troppo, Ciano –abbiamo contro tutte le forze politiche che, seppur divise. Il Partito Democratico non utilizza nemmeno il suo simbolo, si è spaccato in tre e hanno messo in campo liste civette per portare via voti a noi meridionalisti. La destra si è spaccata e ha presentato una decina di forze comprese le civiche. Nonostante la loro divisione questi hanno molte più risorse e fondi di noi per portare avanti la battaglia senza considerare il sostegno delle forze criminali e occulte che quotidianamente ci minacciano. Noi abbiamo resistito a tutti gli attacchi – dichiara ancora Ciano – e siamo in grado di poter respingere l’assalto alla fortezza mosso dalle forze risorgimentali. Dopo 150 anni siamo ancora qui e ci resteremo”. La battaglia di Gaeta si combatte in un clima di crisi senza precedenti. Crisi economica innanzitutto. Di questo Ciano ne è ben consapevole.“Quello che abbiamo tentato di fare e che faremo con il Partito del Sud, a Gaeta e in tutta Italia, è una grande rivoluzione che la gente sta sicuramente comprendendo. Il lavoro manca ovunque e con un dato di disoccupazione pari al 36% non si può certo dare la colpa al Sindaco Raimondi, invece i nostri avversari vanno nelle piazze ai comizi promettendo posti di lavoro come Cettolaqualunque”. Il Partito del Sud, formazione politica di Ciano, non è presente con il suo simbolo a queste amministrative gaetane. Il nome di Antonio Ciano compare all’interno della civica“Riprendiamoci Gaeta” e questo ha spiazzato i non addetti ai lavori e anche i fedelissimi del PdS ma il tutto rientra in una strategia politica. “Anche cinque anni fa ci siamo presentati con la lista civica perché noi del Partito del Sud vogliamo mettere al primo posto le realtà locali e i problemi della gente, non il partito. Identifichiamo territorialmente alle elezioni amministrative mentre il progetto del Partito del Sud va avanti con sedi e sezioni presenti in tutta Italia e anche all’estero. Il partito del Sud sconfiggerà tutti i partiti come ripetiamo da anni destra e sinistra sono solo indicazioni stradali”. E il progetto politico del Partito del Sud, nelle intenzioni di Antonio Ciano è molto chiaro. Da una parte l’intenzione del Pds è quella di realizzare una sorta di movimento civico nazionale che metta insieme le forze sane del Paese, comprese quelle che facevano o fanno parte di movimenti politici nazionali. Perfino l’accordo con Grillo, è auspicabile per Ciano. “Beppe Grillo non è un fenomeno estemporaneo ma una evoluzione naturale dopo anni di gestazione di mala politica e mala vita. Ora la gente ricerca fatti veri e vota chi dice la verità e Grillo parecchie volte è stato interprete del malumore diffuso come quando a Napoli ha chiesto scusa per la conquista del 1860. Certo sarebbe meglio se strutturasse il suo movimento e a quel punto sarebbe un interlocutore importante per il grande progetto civico che cerchiamo di mettere insieme con esponenti politici di primo piano come Luigi De Magistris, Sindaco di Napoli sostenuto anche dal Partito del Sud e pronto al grande salto. Solo insieme – sostiene Ciano – rovesceremo l’economia tosco – padana sostenuta dai partiti e riusciremo a conquistare nuove forze per il Sud, restituendo dignità, infrastrutture e soldi ad un popolo che soffre da 151 anni”. Questo il progetto. Per ora la lotta con gli ultimi giorni di campagna elettorale e poi il voto di domenica e lunedì. Solo allora si saprà se l’assedio di Gaeta sarà spezzato.

mercoledì 2 maggio 2012

... QUI' NON SI FESTEGGIA PIU' !!!

CASERTA non festeggia "IL 1° Maggio 2012"....

Che cosa sono i sindacati? 
I rappresentanti dei lavoratori,in Italia. 
Non a Caserta però,dove rappresentano i vacanzieri.
Il 1° maggio 2012 casertano si caratterizza per la completa assenza dei sindacati,a differenza delle altre province della campania. Sono previste manifestazioni in tutte le province campane meno che a Caserta,dove i sindacati non hanno organizzato nulla. Siamo tutti coscienti del fatto che queste manifestazioni spesso sono meri rituali, dove la forma prevale sui contenuti, e sono anche noiose ma, per chi rappresenta i lavoratori, dovrebbero essere un dovere, quando non un valore sentito.

La domanda è :" Ma se la difesa del singolo lavoratore è demandata alla legge e al giudice,se la difesa del lavoro è demandata alle rappresentanze nazionali, LE RAPPRESENTANZE PROVINCIALI DEI SINDACATI CHE RAPPRESENTATIVITA' HANNO?"

IL PARTITO DEL SUD DELLA PROVINCIA DI CASERTA, DINANZI AL VUOTO ASSORDANTE CHE STANNO CREANDO LE ASSOCIAZIONI DI RAPPRESENTANZA SINDACALE SUL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI CASERTA, SI INDIGNA della poca attenzione rivolta alle principali problematiche che attanagliano il nostro territorio.Proprio ora che avremmo bisogno di far leva sulle tematiche del lavoro nella nostra provincia, proprio ora che sono a rischio centinaia e migliaia di posti di lavoro sul nostro territorio (vedi FIREMA , ACMS e 3M,nonchè l'intero settore tessile), gli organi preposti alla rappresentanza delle classi dei lavoratori ,continuano a far registrare la loro pesante e prepotente indifferenza,non solo al supporto delle battaglie per preservare le attività produttive,ma anche alla semplice e pur sempre necessaria ed efficace attività di sostenimento e di presenza agli appuntamenti dedicati al lavoro: l'unica risorsa indispensabile a mantenere la dignità della nostra appertenenza al territorio e la speranza di un futuro per i nostri figli. A tutto ciò si aggiunge e si registra l'indifferente complicità delle istituzioni che, dal canto loro, dinanzi alle idee e alle richieste di singoli di poter onorare un appuntamento di vitale importanza in tutta Italia, a Caserta boicottano con estrema cinicità queste iniziative.
Non sarebbe ora che il nostro territorio esprimesse una VERA rappresentanza sindacale Nell'interesse dei lavoratori?


 Partito Del Sud - Caserta

lunedì 30 aprile 2012

Partito del Sud - Blog: Terrone Day - il video

Partito del Sud - Blog: Terrone Day - il video: Si ringrazia Marco Rossano per la partecipazione all'evento e per la realizzazione di questo bel video. http://www.youtube.com/watch?v=tG...

venerdì 27 aprile 2012

MAI COSI' GRANDE IL DIVARIO NORD - SUD


LA   REPUBBLICA

«Non è possibile accettare che il foraggio destinato all' allevamento di cavalli di razza venga versato direttamente a ratti zoccole e pantegane che si mangiano poi anche i cavalli». Così Luciano Cafagna stigmatizzava lo scempio dei trasferimenti di risorse destinati al Mezzogiorno negli ultimi decenni. Questo tema è stato ripreso in un Convegno svolto in questi giorni alla presenza del Capo dello Stato, dedicato al tormentato rapporto tra il Mezzogiorno e il resto del Paese, nel corso del quale è stato discusso un recente rapporto della Svimez che consente di gettare luce su quegli sprechi ma anche di sfatare alcune leggende e luoghi comuni. Anzitutto quello secondo cui il divario tra Nord e Sud fosse già presente al momento dell' unità, come espressione di una inferiorità storica del Mezzogiorno. No, in quegli anni le due parti del Paese erano allo stesso livello di reddito pro capite. Il problema del dualismo fu affrontato in quella che possiamo considerare l' età dell' oro dell' intervento straordinario. Tra il 1950 e il 1975 il divario tra Nord e Sud si ridusse di venti punti. Dalla fine degli anni Settanta il divario è risalito sia perché sono entrati in crisi i settori su cui si era basata la crescita industriale del periodo precedente sia perché gli investimenti sono stati sostituiti da trasferimenti correnti che alimentano i consumi anziché le infrastrutture e la base industriale. Negli ultimi trent' anni il divario è risalito fino al 40 per cento nel 2009. Altra bugia di marca leghista: il trasferimento da tutto il Nord a tutto il Sud. No: sono cinque le regioni che registrano un deflusso netto di risorse. Certamente la Lombardia il Piemonte e il Veneto. Ma anche Emilia e Lazio, dunque «Roma ladrona». E ricevono cospicue risorse dall' esterno non solo le Regioni del Sud ma anche quelle del Nord come Trentino Friuli e Valle d' Aosta. Altra leggenda: se il Nord fosse liberato dal peso del Sud la sua economia ne trarrebbe vantaggio. Non è vero. Nel periodo durante il quale l' afflusso di risorse al Sud si è ridotto anche il Nord ha segnato un declino. Infine, un' altra bugìa: il Sud riceve risorse in proporzioni superiori alla sua popolazione. A parte che ciò sarebbe quanto mai opportuno, non è vero. La percentuale della spesa pubblica erogata al Nord costituisce il 70 per cento del totale a fronte di un 60 per cento della popolazione. Ciò che resta vero è che negli ultimi decenni il problema più drammatico non è più l' incontestabile insufficienza quantitativa di risorse economiche che affluiscono al Sud ma la degradazione delle risorse politiche: la degenerazione della classe politica meridionale e la terrificante diffusione dell' economia sommersa e dell' economia criminale e mafiosa: i ratti le zoccole e le pantegane. Non tanto la quantità delle risorse ma l' uso che se ne fa. Sia quanto al sommerso, molto più diffuso al Sud della media nazionale che colloca l' Italia al secondo posto tra i Paesi dell' Ocse, sia quanto all' economia criminale che registra negli ultimi trent' anni una vasta tracimazione al nord di quelle mafie che secondo il Presidente degli Stati Uniti occupano le prime posizioni tra le potenze criminali del mondo. Giuseppe Mazzini aveva detto: «L' Italia sarà quel che il Mezzogiorno sarà». Il vaticinio rischia di realizzarsi nel modo più devastante. Qual è la risposta leghista a questo drammatico problema? Il federalismo? Ma quale? Quello risorgimentale, unitario e solidale, dei Dorso e dei Salvemini, un abbraccio storico, o quello ringhioso e separatista dei Bossi e dei Maroni? Centocinquant' anni fa i ragazzi bergamaschi costituirono il nucleo forte dei Mille. Oggi sono bergamaschi alcuni di quei barbari sognanti che, in mezzoa tanta brava gente, vanno in giro urlando e piangendo con un paio di orgogliose corna celtiche sulla testa. - GIORGIO RUFFOLO

Il penoso dietrofront sull’RC auto del governo Monti (formato da un buon tasso di ministri e sottosegretari meridionali, ma residenti fuori dalla Campania) dimostra ancora una volta che l’Italia come nazione unita non esiste e non è mai esistita nel paese. Negare la parità tariffaria a tutti i cittadini italiani virtuosi che non fanno incidenti, indipendentemente dalla religione, dalla etnia, dal luogo di nascita o di residenza, è negare la Costituzione repubblicana, che sancisce l’eguaglianza di diritti e di trattamento di tutti i cittadini. Eppure governo, capo dello stato e parlamento sembrano non accorgersene. Proprio in una materia dove è lo stato (la minuscola è d’obbligo) a fare le regole che le Compagnie assicurative devono rispettare per operare sul nostro territorio. Trattandosi poi nel caso dell’RC auto del costo di un servizio “obbligatorio” per legge, e non facoltativo come nel caso del furto, è proprio lo Stato ad avallare e addirittura ad incoraggiare la discriminazione fra i cittadini !!! A istituzionalizzare insomma il paese a 2 velocità, con 2 generi di cittadini: i “quelli veri”, a nord di Roma, ed i “soli contribuenti”, figli di un dio minore a sud. D’altra parte una chiara dimostrazione che per primo il governo ed il capo dello stato si rendano conto di spingere l’italia ancora oltre sulla strada della spaccatura di diritti e doveri è dato dall’affannarsi a moltiplicare le occasioni nelle quali festeggiare, 17 marzo, 25 aprile, 2 giugno, l’unità mai entrata veramente, in 150 anni, nell’agenda del governo di turno. Avrebbe senso dare diverso trattamento tariffario in base alla frequenza degli incidenti di ciascun assicurato, magari mettendo sotto osservazione quei cittadini troppo spesso rimborsati per aver subito danni di vario genere, o coloro che fruiscono di indennizzi elevati, o quei cittadini del nord che risultano intestatari di troppe auto, non perchè evasori ma perche titolari di auto di amici e parenti meridionali (si riconoscono facilmente per le multe e da telepass che le rilevano tutti i giorni al sud). Ma nessun senso di equità e giustizia vi è nel tartassare non solo chi fa più incidenti, ma anche i loro “vicini di casa”, giustificandolo come metodo equo per recuperare le maggiori spese cui le Compagnie vanno in contro a causa della loro incapacità ad evitare truffe. Che non deve diventare un problema dei cittadini, ma rimanere un problema delle Compagnie e del governo. Se si ritiene vi sia un sistema truffaldino, questo non è certo causato solo da automobilisti imbroglioni di qualunque latitudine, ma da un complesso sistema di periti “superficiali” a basisti interni alle stesse Compagnie, che nessuno ha interesse evidentemente ad radicare. Insomma si opera da sempre, anche nel settore RC auto come per l’evasione fiscale ! Non si cerca veramente di stanare gli evasori, che pure si conoscono e si riconoscono facilmente, ma si tartassano i cittadini che già pagano. Troppo facile !!! Questo nuovo voltafaccia sulla eguaglianza tariffaria di tutti i cittadini italiani, sanzionata dalla UE, oltre ad essere un nuovo schiaffo ai cittadini onesti italiani ed in particolare ai cittadini onesti residenti a sud di Roma dimostra che il Mezzogiorno è saldamente in linea con i principi europei di eguaglianza che chiede vengano applicati, ma è da sempre fuori dall’italia, senza bisogno di guerre di secessione ! Meditate gente ! Meditate !

mercoledì 18 aprile 2012

* * * E V E N T O * * *

















un GRAZIE a tutti quelli che hanno partecipato e intervenuto alla presentazione del libro "GIU' AL SUD" di PINO APRILE, grazie a VALERIA AMBROSANIO,LAURA FERRANTE,ALFONSO CAPURSO, FRANCO CICATIELLO e tutti coloro i quali nonostante qualche problema con 
l'amministrazione locale (non parliamo la loro stessa lingua) hanno contribuito alla riuscita dell'evento,vorrei non dimenticare nessuno da POMPEO DE CHIARA, che insieme a GULI' sono stati degni rappresentanti dell' associazione NEOBORBONICI di TERRA DI LAVORO;
 TONY QUATTRONE come simpattizzante del "PARTITO DEL SUD",ANTONIO ROCCOLANO come responsabile dell' associazione 
"RIPRENDIAMOCI CASERTA".
Un grazie va AL SEGRETARIO CITTADINO DEL "PARTITO DEL SUD"-CASERTA,Avv.MASSIMO MARTUCCI CHE HA FATTO DA MODERATORE CON ECCELLENTI RISULTATI!!
Un grazie a tutti gli sponsor che hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione ....da subito vi annuncio che sono in programma a brevissima scadenza,altri eventi,convegni,manifestazioni,che avranno come comun denominatore "IL SUD" perchè in tanti abbiamo voglia di riprenderci la nostra DIGNITA'che con anni di bugie e di mal governo ci hanno fatto perdere,staremo insieme,tutti insieme,tutti quelli che nonostante tutto AMANO IL SUD!!


PARTITO DEL SUD 
Segretario Provinciale
  Antonio de Falco